Trattamento chimico dell’acqua della piscina: cosa fare
- Trattamento iniziale
- Trattamento di mantenimento
- Trattamento di fine stagione
- Trattamento antialghe
- Trattamento di flocculazione
- Trattamento anticalcare
- Problemi tipici delle acque
Fare il trattamento chimico dell’acqua è un passaggio fondamentale per mantenere pulita la tua piscina fuori terra ed essere sicuri che sia sempre igienizzata e pronta per l’uso. In commercio esistono diversi prodotti chimici per la sanitizzazione dell’acqua. Il cloro è certamente il prodotto più conosciuto e comunemente usato per il trattamento delle piscine, perché efficace nel rimuovere i batteri dall’acqua, è relativamente poco costoso ed è facile da reperire In questa guida vedremo come fare il trattamento chimico della piscina, partendo dalla manutenzione iniziale, passando a quella di mantenimento e a quella di fine stagione. In ogni fase spiegheremo cosa fare e quali prodotti utilizzare. È importante mantenere questi valori controllati, così da garantire più a lungo un’acqua più pulita e sicura ad ogni bagno.
Trattamento iniziale
Quando si riempie la piscina per la prima volta sono necessari alcune semplici operazioni per rendere l’acqua sicura e pulita. Vediamo nel dettaglio come regolare i valori chimici dell’acqua e fare una clorazione iniziale.
Controllo e regolazione del pH
Prima di effettuare il trattamento dell’acqua, è importante conoscere quali sono i valori necessari per avere un corretto bilanciamento chimico della stessa. Il primo passo è quindi il controllo dei valori di cloro libero e pH nell’acqua della piscina.
I valori ideali per avere un corretto bilanciamento chimico dell’acqua sono i seguenti:
– il pH deve essere compreso fra 7,2 e 7,6.
– Il cloro libero deve essere compreso fra 2 ppm e 4 ppm
Per verificare questi valori, è consigliato utilizzare il kit controllo pH-CL. Questa operazione è da ripetersi periodicamente, in base alla frequenza di utilizzo della piscina e alla temperatura esterna. In caso di utilizzo frequente e temperatura superiore ai 25°C, è consigliabile una misurazione giornaliera.
Importante: Il livello del cloro libero e del pH devono essere sempre controllati prima dell’utilizzo della piscina; se i valori non rientrano negli intervalli menzionati sopra, non è consigliato utilizzare la piscina.
Per bilanciare il pH in modo corretto si possono usare dei prodotti specifici, ovvero i correttori del pH.
Nel caso in cui il pH abbia un valore inferiore a 7,2, l’acqua risulta acida ed il pH deve essere aumentato con l’uso del pH+.
Nel caso contrario, con un valore di pH superiore a 7,6, l’acqua risulta basica. Un valore elevato di pH favorisce la torbidità dell’acqua. Bisognerà quindi ridurre il valore tramite l’uso del pH-.
In alternativa, si può utilizzare dei correttori con formulazione a base di acido citrico, come il pH- delicato e il pH+ delicato.
Se il cloro libero ha un valore superiore a 4 ppm, è consigliato aspettare che questo rientri nel range indicato sopra. Il tempo di attesa può variare a seconda della temperatura dell’acqua. Se si avesse la necessità di utilizzare subito la piscina, il valore di cloro libero potrebbe essere abbassato, scaricando circa il 20% dell’acqua e riempiendo nuovamente la piscina con acqua pulita.
Clorazione shock
Questo tipo di trattamento, detto anche clorazione d’urto, è da effettuarsi sia quando si riempie la piscina con acqua nuova sia alla riapertura dopo il periodo invernale.
Come avviene? Appena la piscina viene riempita, basterà sciogliere in acqua tiepida la quantità di cloro granulare utile per un trattamento d’urto; il dosaggio viene calcolato in rapporto alla cubatura della piscina e alla concentrazione del prodotto, indicata sulla confezione. È necessario assicurarsi che il cloro sia completamento disciolto, prima di versarlo all’interno della piscina.
Attenzione: non versare mai il cloro direttamente negli skimmer o in vasca perché potrebbe causare danni al sistema di filtrazione o macchiare il liner.
La clorazione d’urto deve ripetersi ogni due settimane e dopo averla fatta bisogna attendere almeno un ciclo di filtrazione (a secondo della temperatura dell’acqua l’impianto di filtrazione funzionerà dalle 4 alle 10 ore) prima di controllare il livello del cloro libero in vasca.
Il dosaggio consigliato in questa fase è:
– Clorazione d’urto a inizio stagione: 15-20 grammi per metro cubo d’acqua
– Clorazione d’urto periodica: 8-10 grammi per metro cubo d’acqua
I dosaggi sono indicativi e per la corretta quantità, bisogna far riferimento ai dosaggi sull’etichetta del prodotto.
È un trattamento da effettuare preferibilmente di sera, quando non vi sono bagnanti, lasciando l’impianto filtrante attivo per tutta la notte.
Per un trattamento dell’acqua alternativo al cloro tradizionale, puoi utilizzare il nostro innovativo Eco-cloro. Con questo prodotto l’igienizzazione avviene tramite ossidazione naturale: una volta immesso in acqua si decompone con una reazione esotermica e rilascia agenti ossidanti che attaccano immediatamente i batteri e microrganismi, creando un’acqua cristallina e sfavorendo la proliferazione di batteri, spore e funghi.
Il dosaggio consigliato di Eco-cloro è:
– Clorazione d’urto: 20 grammi per metro cubo d’acqua
– Clorazione settimanale: 10 grammi per metro cubo d’acqua
N.B. Queste dosi hanno carattere indicativo.
Trattamento di mantenimento
Anche per effettuare un corretto mantenimento è necessario eseguire, prima di tutto, una misurazione del pH e del cloro residuo con il kit controllo pH-CL. Quest’operazione è da ripetersi settimanalmente o più spesso in presenza di un pH instabile.
Per maggiori dettagli su come regolare il pH e il cloro libero, ritornare al paragrafo sopra Controllo e regolazione del pH.
Clorazione di mantenimento
La clorazione ordinaria va effettuata quotidianamente con cloro granulare o cloro in pastiglie. La quantità di pastiglie va sempre regolata in modo da raggiungere i valori di cloro raccomandati dall’Autorità Sanitaria.
La frequenza dei controlli è fondamentale: vanno fatti ogni 3-4 giorni ad inizio stagione (marzo, aprile, maggio) e ogni 2 giorni nei mesi di massimo utilizzo (giugno, luglio, agosto). Le dosi di cloro devono essere calcolate in rapporto alla cubatura della piscina e alle percentuali indicate dai contenitori. In caso di piscine di piccole dimensioni sono sufficienti le pastiglie da 20 grammi, mentre per le piscine medio-grandi meglio optare per le pastiglie da 200 grammi.
In alternativa, per il trattamento di manutenzione, si può utilizzare il cloro a lunga durata, seguendo questi dosaggi:
– Pastiglie da 20 g di cloro a lunga durata 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni.
– Pastiglie da 200 g di cloro a lunga durata al 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni.
Si raccomanda di mantenere il valore 0,3 mg/L di cloro e di mettere le pastiglie in un dosatore adatto alla dimensione specifica della pastiglia. Ad esempio, nel dosatore ChemConnect possono essere inserite solamente pastiglie da 20 grammi. Un ulteriore raccomandazione è di non mettere mai le pastiglie all’interno dello skimmer, in quanto danneggerebbero il materiale dello skimmer e il sistema di filtraggio.
Prevenzione ed eliminazione delle alghe
Insieme al cloro a lunga durata, per eseguire un corretto trattamento di mantenimento è consigliato utilizzare anche un antialghe, specialmente nella stagione estiva. Il dosaggio corretto in questo caso è: 5 ml ogni metro cubo d’acqua a settimana.
In alternativa, si possono utilizzare le pastiglie multifunzione che contengono cloro, antialghe e flocculante.
Con pastiglie multifunzione da 200 grammi, il dosaggio consigliato è 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni.
Se si utilizzano, invece, pastiglie multifunzione da 20 grammi il dosaggio è 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni.
Anche in questo caso si raccomanda di mantenere il valore 0,3 mg/L di cloro, di mettere le pastiglie in un dosatore adatto alla dimensione specifica della pastiglia e di non metterle mai in uno skimmer.
Trattamento di fine stagione
Suggeriamo di procedere alla chiusura invernale della piscina fuori terra quando la temperatura dell’acqua sarà scesa al di sotto di 15°.
Se si intende lasciare la piscina montata all’esterno in inverno, è necessario effettuare – mentre la pompa è in funzione – un controllo del pH, una clorazione d’urto e nel frattempo rimuovere dal fondo eventuali detriti.
Trascorse un paio d’ore aggiungere un prodotto svernante, seguendo i dosaggi e le indicazioni sulla confezione di prodotto. Se si possiede una pompa a cartuccia, è necessario rimuovere la cartuccia; quando si usa lo svernante; per le pompe a sabbia, invece, bisogna posizionare la valvola selettrice sulla funzione “Circolazione”.
Se la piscina è installata in un’area con temperature rigide durante il periodo invernale, è necessario abbassare il livello dell’acqua di almeno 10 cm al di sotto delle connessioni A e B e scollegare il sistema di filtraggio; questo per evitare il danneggiamento delle parti in plastica.
Trattamento antialghe
Per prevenire la proliferazione di alghe è necessario un trattamento antialghe. La causa principale delle alghe in piscina è una disinfezione insufficiente dell’acqua, che, tra le altre cose può portare ad avere un livello di pH troppo alto o alla presenza di nitrati; in questi casi l’antialghe è fondamentale per ricreare un ambiente ottimale per i bagnanti.
Per avere l’acqua della propria piscina pulita, prevenendo la formazione delle alghe, si può utilizzare l’antialghe Bestway liquido non schiumogeno e ad ampio spettro di azione.
Per un trattamento iniziale con il nostro antialghe il dosaggio consigliato è 10 ml ogni m ³ di acqua. Al primo avvio e prima del riempimento, spargere l’antialghe sulle pareti e sul fondo con una spazzola snodabile e lasciar asciugare. Una volta asciutto, si può procedere a riempiere con l’acqua la piscina, regolare i valori di pH e cloro libero.
Come visto nel paragrafo precedente, il dosaggio consigliato per il trattamento di mantenimento è invece di 5 ml ogni metro cubo d’acqua a settimana.
Trattamento di flocculazione
Spesso l’acqua della piscina smette di essere trasparente e diventa torbida a causa della presenza di piccoli residui galleggianti. In questo caso può essere necessario un trattamento di flocculazione. La flocculazione è il processo chimico di aggregazione delle microparticelle in composti di dimensioni maggiori, i cosiddetti “flocculi”. Utilizzando un prodotto flocculante, quindi, le microparticelle di sporco presenti nell’acqua, troppo piccole per poter essere trattenute dal filtro, vengono aggregate in flocculi visibili che possono essere aspirati
Il flocculante è disponibili in diversi formati: liquido, in pastiglie, gel e naturale. Il dosaggio corretto è solitamente riportato nell’etichetta sulla confezione del prodotto.
I metodi di utilizzo e per ogni tipologia sono i seguenti:
Flocculante liquido
Questo prodotto si versa direttamente in vasca distribuendolo sull’intera superficie dell’acqua mentre la pompa a sabbia è in funzione con la valvola selettrice su “Circolazione”. Trascorsi 20-30 minuti si spegne il filtro per le successive 8-10 ore. Al termine di questo periodo i depositi sul fondo vanno eliminati attraverso un aspiratore. Durante l’aspirazione, la valvola selettrice della pompa a sabbia va messa sulla funzione di “Scarico”. Dopodiché, si rimette in funzione l’impianto filtrante posizionando la valvola selettrice sulla funzione di “Filtrazione”. In caso di persistenza dell’acqua torbida può essere utile ripetere l’operazione di spegnimento del filtro di 8-10 ore.
Nel caso di filtri a cartuccia, si consiglia di tenere il filtro spento durante l’utilizzo del flocculante fino a dopo l’aspirazione dei flocculi con un apposito aspiratore. In caso contrario, i flocculi potrebbero ostruire la cartuccia, oppure potrebbe essere necessario sostituirla più volte.
Flocculante in pastiglie o gel
Queste due tipologie vengono utilizzate per togliere le impurità più sottili, acqua torbida, acqua marrone (ossidazione del ferro) o per eliminare residui di flocculante liquido. Viene introdotto nelle dosi consigliate in base alla cubatura della piscina e dopo 2 giorni si iniziano ad effettuare lavaggi della sabbia, da ripetere per i 7 giorni successivi.
Trattamento anticalcare
La presenza di calcare può rendere l’acqua dura. A cosa è dovuta la durezza dell’acqua? Generalmente i sali di calcio e magnesio sono solubili, ma, a causa del riscaldamento o dell’evaporazione, precipitano e formano depositi di calcare.
Se l’acqua è molto dura sarà maggiore la proliferazione delle alghe; se invece la durezza dell’acqua è troppo bassa si può andare incontro a fenomeni di corrosione delle parti interne del sistema di filtraggio e di degradazione della vasca in PVC.
Per eliminare il calcare si può utilizzare un trucco, semplice ed efficace: preparare una soluzione 1:1 di acqua e aceto e strofinare le scaglie di calcare con una spugna. Una volta eliminate del tutto, continuare con il trattamento chimico abituale e mantenere i livelli di durezza del calcare tra 200 e 275 pp.
Problemi tipici delle acque
Se l’acqua della piscina si presenta verde, torbida, lattiginosa significa che ci sono delle alghe in sospensione.
È necessario eseguire un accurato controllo del pH e correggerlo in caso. Dopo averlo portato ai valori ottimali, effettuare un’abbondante clorazione e, infine, un ciclo completo di filtrazione.
In caso di acqua marrone o ferro ossidato è consigliato l’utilizzo di compresse multifunzione o di flocculante in pastiglie e attivare la filtrazione ininterrottamente fino a che tutti i residui di ferro ossidato siano stati rimossi. Durante questa operazione è fondamentale una pulizia frequente dei sistemi filtranti.