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21/03/2024

Trattamento chimico dell’acqua della piscina: cosa fare

Indice del blog
  1. Trattamento iniziale
  2. Trattamento di manutenzione
  3. Trattamento iniziale 
  4. Trattamento di manutenzione
  5. Trattamento antischiuma
  6. Trattamento anticalcare
  7. Problemi tipici delle acque
  8. Controlavaggio del filtro a sabbia
  9. Trattamento piscina fuori terra inizio stagione
  10. Trattamento acqua piscina fuori terra fine stagione

Perché fare il trattamento dell’acqua della piscina? Perchè è un passaggio fondamentale per mantenere davvero pulita la tua piscina fuori terra ed essere sicuro che sia sempre igienizzata e pronta per l’uso. In commercio esistono diversi prodotti chimici per regolare il pH e disinfettare l’acqua con un trattamento a base di cloro, un sistema davvero semplice ed efficace. È fondamentale sapere che esistono due tipologie di trattamento: quello iniziale e quello di manutenzione. Vediamo insieme i passaggi da seguire per ognuno.

Trattamento iniziale

• Analisi e controllo del pH e del cloro
• Come abbassare/aumentare il pH della piscina.
• Disinfettare con il cloro.
• Trattamento con clorazione d’urto.
• Trattamento antialghe
• Trattamento di flocculazione
• A cosa serve il flocculante?
• Flocculante per filtri a cartuccia
• Flocculante per filtri a sabbia
• Come mettere il flocculante in piscina?

Trattamento di manutenzione

• Controllo e regolazione del pH
• Prevenzione ed eliminazione delle alghe
• Compresse multifunzione

 

3. Trattamento antischiuma
4. Trattamento anticalcare
5. Problemi tipici delle acque
6. Contro lavaggio della pompa filtro a sabbia.
7. Trattamento dell’acqua della piscina fuori terra a inizio stagione.
8. Trattamento dell’acqua della piscina fuori terra a fine stagione.

Trattamento iniziale 

Analisi e controllo del pH e del cloro


Il primo passaggio da eseguire per avere un ’acqua limpida è quello di controllare il pH ed il cloro residuo con  i l kit controllo pH-CL oppure un test kit composto da dei reagenti. Il controllo è visivo e si basa su una scala di comparazione cromatica.   
 
Il valore ideale del pH deve essere compreso fra 7.2 e 7.6, mentre la quantità di cloro libero tra 1-1.5 ppm litri, di cloro combinato <1  
 
In questo range l’azione del cloro sarà efficace. Più tecnicamente: il cloro immesso, in funzione del pH tenderà più o meno a formare acido ipocloroso oppure ione ipoclorito. 

L’acido ipocloroso è molto ossidante, quindi è in grado di neutralizzare qualunque forma di sporco, mentre lo ione ipoclorito ha un’azione meno ossidante. 
 
 
Come abbassare/aumentare il pH della piscina   
 
Se il  pH ha un valore inferiore a 7.0, l’acqua è acida. Il  pH deve essere aumentato con l’uso del prodotto pH+.    
 
Nel caso contrario, ovvero  con un  pH superiore a 7.6, l’acqua è basica. Un valore elevato di  pH favorisce lo sviluppo  di  flora batterica,  alghe e  incrostazioni calcaree e, di conseguenza, l’acqua tende a rimanere torbida. Bisogneràquindi utilizzare il prodotto pH-  
 
Ad esempio, per ridurre il valore di 0,1 %  bisogna versare 10 ml di  pH– per ogni metro cubo d’acqua presente. Se si vuole alzare il valore dello 0,1 % invece, bisogna aggiungere 25 ml del nostro pH+ per ogni metro cubo d’acqua. 
 
Normalmente il pH tende quasi sempre ad aumentare  nel tempo,  specie se vengono utilizzati prodotti  clorati alcalini (ipoclorito).   
 
Molto importante: dopo ogni intervento sul pH, far trascorrere un’ora con la filtrazione attivata e poi ricontrollare i valori e se necessario effettuare ulteriori correzioni. 
 
Ricapitolando:  
 
Se il pH è acido (valori minori a 7,0), devi aumentare il pH, utilizzando i prodotti pH+.  
 
Se il pH è basico (valori superiori a 7,6), devi abbassare il pH, utilizzando i prodotti pH-.  
  
Se hai valori instabili, controlla sempre il pH trascorsa un’ora con filtrazione dell’acqua attiva.

 

Disinfettare con il cloro  

Una volta sistemato il pH, si può passare alla sanitizzazione. Il prodotto in assoluto più utilizzato per svolgere questa funzione è il cloro. Si presenta in diversi formati: pastiglie, cloro granulare o cloro liquido ed è economico e facilmente reperibile.

 

La prima azione  da fare  all’avvio della piscina  è la clorazione shock o clorazione d’urto. In questa fase  si ha un’elevata concentrazione di cloro per un’azione rapida ed efficace (tipicamente si svolge all’inizio della stagione o in caso di forti precipitazioni atmosferiche).

 

Trattamento clorazione d’urto 

Questo tipo di trattamento,  che, come detto, viene chiamato anche  clorazione shock, è da effettuare sia in caso di acqua nuova, sia alla riapertura dopo il periodo invernale.

 

Appena riempita la piscina, è consigliabile  sciogliere in acqua tiepida la quantità di cloro granulare utile per un trattamento d’urto; il dosaggio viene calcolato in rapporto alla cubatura della piscina e alla concentrazione del prodotto, indicata  sulla confezione.

 

Attenzione: mai versare cloro direttamente negli skimmer o in vasca, potrebbe causare danni all’impianto filtrante o macchie al telo.

 

In caso di acqua particolarmente torbida, la clorazione d’urto può essere ripetuta ogni due settimane e dopo averla fatta bisogna attendere almeno un ciclo completo di filtrazione (a seconda della temperatura dell’acqua l’impianto di filtrazione funzionerà dalle 4 alle 10 ore), prima di controllare il livello del cloro libero in vasca. Questa operazione è molto efficace, specie nei mesi estivi, perché in questo modo si possono combattere l’insorgenza e la proliferazione delle alghe, oltre ai batteri e ai contaminanti organici.

 

Il  dosaggio consigliato in questa fase è  20 gr ogni metro cubo d’acqua. 

 

È importante cercare di mantenere nell’acqua della piscina un tasso di cloro libero oscillante fra 0.6- 1.5 ppm (mg/litro) così da avere un’acqua con la massima garanzia di igienicità. 

 

Per sapere il volume d’acqua contenuto nella  piscina  andare  a  consultare la scheda tecnica disponibile  per ogni prodotto sul sito  Bestway  Store, facendo riferimento alla “capacità”.

 

Trattamento antialghe  

Per prevenire la proliferazione di alghe è necessario un  trattamento antialghe. 

 

La causa principale delle alghe in piscina è una disinfezione insufficiente dell’acqua (es.  pH alto, presenza di nitrati); in questi casi l’antialghe è fondamentale per ricreare un ambiente ottimale per i bagnanti.

 

Come utilizzare l’antialghe?
Per avere l’acqua della propria piscina pulita, prevenendo la formazione delle alghe, si può utilizzare il nostro antialghe liquido non schiumogeno e ad ampio spettro di azione. 

 

Per un trattamento iniziale con il nostro antialghe il dosaggio consigliato è 10 ml ogni m ³ di acqua. 

 

L’utilizzo ideale al primo avvio se la piscina è vuota e quello di spargere l’antialghe sulle pareti e sul fondo con una spugna/guanto, altrimenti la sera, così da lasciarlo agire durante la notte, evitando che i bagnanti entrino in piscina subito dopo.

 

Nel caso di una manutenzione straordinaria bisognerà aspettare che l’acqua sia completamente pulita e trasparente, quindi potrebbero volerci 24-48 ore.

 

Trattamento di flocculazione  

Spesso l’acqua della piscina smette di essere trasparente e diventa torbida a causa della presenza di piccoli residui galleggianti. In questo caso  può essere  necessario un trattamento di flocculazione.

La  flocculazione è il processo chimico di aggregazione delle microparticelle che non vengono trattenute dalla filtrazione.

 

A cosa serve il flocculante?

Il  flocculante è il prodotto chimico che serve per fare in modo che le micro particelle di sporco presenti nell’acqua, troppo piccole per poter essere trattenute dal filtro, vengono aggregate in particelle di dimensioni maggiori.

 

Il flocculante non va utilizzato con i filtri a cartuccia.

 

Come mettere il flocculante in piscina?
Il flocculante è disponibili in diversi formati: liquido,  in pastiglie, gel e naturale.  I  metodi di utilizzo  e i  dosaggi  per ogni tipologia sono i seguenti:

flocculante liquido:  questo prodotto si versa direttamente in vasca  distribuendolo  sull’intera superficie  dell’acqua mentre la pompa è in funzione con la valvola selettrice su ricircolo-circolazione. Trascorsi  20-30 minuti  si spegne il filtro per le successive 8-10 ore. Al termine di questo periodo, attraverso una scopa aspirafango, i depositi sul fondo vanno eliminati. Durante l’aspirazione, la valvola selettrice della pompa va messa sulla funzione di scarico.  Al termine di questo periodo, si rimette in funzione l’impianto filtrante posizionando la valvola selettrice sulla funzione di scarico.  E’ necessario anche collegare una scopa aspirafango per rimuovere tutti i residui depositati sul fondo, agendo molto lentamente.  In caso di persistenza dell’acqua torbida può essere utile ripetere l’operazione di spegnimento del filtro di 8-10 ore. Il dosaggio corretto è riportato nell’etichetta  sulla confezione del prodotto;

 

– flocculante  in  pastiglie o gel: queste due tipologie vengono  utilizzate  per togliere le impurità più sottili, acqua torbida, acqua marrone (ossidazione del ferro) o per eliminare residui di flocculante liquido. Viene introdotto nello skimmer nelle dosi consigliate in base alla cubatura della piscina e dopo 2 giorni si iniziano ad effettuare lavaggi della sabbia, da ripetere per  i  7 giorni  successivi.

 

Per un trattamento dell’acqua ecologico, puoi utilizzare il nostro innovativo Eco-cloro. Con questo prodotto la disinfezione avviene tramite ossidazione naturale e non contiene sostanze che possono trasformarsi in elementi chimici dannosi per l’ambiente. Una volta immesso in acqua si decompone con una reazione esotermica e rilascia agenti ossidanti che attaccano immediatamente i batteri e microrganismi, creando un’acqua cristallina e sfavorendo la proliferazione di batteri, spore e funghi.  
 
 
Il dosaggio consigliato è:  
 
– Clorazione d’urto: 20 grammi per metro cubo d’acqua. 
 
– Clorazione settimanale: 10 grammi per metro cubo d’acqua. 
 
 
N.B. Queste dosi hanno carattere indicativo. 

Trattamento di manutenzione

Controllo e regolazione del pH  
 
Per effettuare una corretta manutenzione è necessario eseguire un a misurazione del pH e de cloro residuo  con il kit controllo pH-CL ,  quest’operazione è da ripetersi settimanalmente  o  addirittura  più spesso  in presenza di un pH instabile.  
 
Per maggiori dettagli sui dosaggi, ritornare al capitolo sopra Analisi e controllo del pH e del cloro ”. 
 
La clorazione ordinaria  va effettuata quotidianamente con  cloro granulare o cloro in pastiglie.  La quantità di pastiglie da mettere negli skimmer va sempre regolata in modo da raggiungere i valori di cloro raccomandati dall’Autorità Sanitaria.   

La frequenza dei controlli è fondamentale, vanno fatti ogni  3-4 giorni ad inizio stagione (marzo, aprile, maggio) e ogni  2 giorni  nei mesi di massimo utilizzo (giugno, luglio, agosto). Le dosi di cloro  devono essere  calcolate in rapporto alla cubatura della piscina e alle percentuali indicate dai contenitori. In caso di piscine di piccole dimensioni sono sufficienti le pastiglie da 20 grammi, mentre per le piscine medio-grandi meglio optare per le pastiglie da 200 grammi. 

In  alternativa per il trattamento di manutenzione,  si può  utilizzare il cloro a lunga durata:   

pastiglie da 20 gr di cloro a lunga durata 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.    
 
Mettere le pastiglie o in un dosatore galleggiante,  nel  ChemConnect o nello skimmer;
 
– Dosaggio pastiglie da 200 gr di cloro a lunga durata al 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni.  Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.    
 
Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante, nel ChemConnect o nello skimmer.  

 

Prevenzione ed eliminazione delle alghe

Insieme al cloro a lunga durata, per eseguire un corretto trattamento di manutenzione è necessario utilizzare anche un antialghe, specialmente nella stagione estiva.

Il dosaggio corretto in questo caso è: 5 ml ogni metro cubo d’acqua a settimana

 

Compresse multifunzione

In alternativa per un corretto mantenimento  dell’acqua si possono utilizzare le  compresse multifunzione che contengono cloro, antialghe e flocculante.

 

Con pastiglie multifunzione da 200 gr, il dosaggio consigliato è 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni.

Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.   Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante,  nel ChemConnect o nello skimmer.

 

Se si utilizzano, invece, pastiglie multifunzione da 20 gr il dosaggio è: 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni.

Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero. Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante, nel  ChemConnect o nello skimmer .

 

Per quanto riguarda il flocculante liquido in questa fase di mantenimento,  il dosaggio  è il seguente: 10 ml ogni metro cubo,  con pompa a filtro in funzione.

Trattamento antischiuma

Può capitare che si formi della schiuma nell’acqua della piscina a causa dello svernante o di  un alghicida di scarsa qualità.

Per evitare che ricompaia, la soluzione migliore è sostituire il prodotto chimico con uno migliore e più efficace.

Trattamento anticalcare

La presenza di calcare può rendere l’acqua eccessivamente dura.

 

A cosa è dovuta la durezza dell’acqua?  Generalmente i sali di calcio e magnesio sono solubili, ma, a causa del riscaldamento o dell’evaporazione, precipitano e vanno a formare depositi di calcare.

 

Se l’acqua è molto dura, ci sarà una maggiore presenza di calcare, e maggiore sarà la proliferazione delle alghe; se invece la  durezza dell’acqua è troppo bassa si può andare incontro a fenomeni di corrosione e di degradazione della vasca in PVC.

 

Per  eliminare il calcare  si può utilizzare  un vecchio trucco, semplice ed efficace: prepara  re una soluzione 1:1 di acqua e aceto e strofinare le scaglie di calcare con una spugna. Una volta eliminate del tutto, continuare con il trattamento chimico abituale e  mantenere  i livelli di  durezza del calcare  tra 200  e 275  pp .

Problemi tipici delle acque

Perché l’acqua della piscina diventa torbida?

 

Le cause:

 

Se l’acqua della piscina si presenta verde, torbida, lattiginosa  significa che ci sono delle alghe in sospensione.

È necessario  eseguire un accurato controllo del pH  e correggerlo in caso. Dopo averlo  portato ai valori ottimali,  effettuare un’abbondante clorazione ed  infine un ciclo completo di filtrazione.

 

Le alghe nere  si manifestano nelle piscine con piastrelle o mosaico vetroso. In questo caso controllare il  pH e se necessario  riportarlo ai valori ideali ed effettuare una clorazione  d’ urto.

 

In caso di  acqua marrone o ferro ossidato  in sospensione, filtrare ininterrottamente  e lavare  frequentemente  i filtri. Per quest’azione sono molto utili le compresse multifunzione o l’utilizzo di flocculanti in pastiglie.

 

Se si presentano invece delle  incrostazioni marroni sulle pareti, fare un controllo del  PH e, durante la correzione, spargere il prodotto uniformemente in corrispondenza delle macchie.

 

Importante: La temperatura oltre i 28° potrebbe essere causa dei problemi elencati.  È necessario dunque  vuotare il 30% dell’acqua con l’aspiratore  ed eliminando eventuali formazioni di alga o residui sul fondo.  Poi,  riempire nuovamente d’acqua la piscina, controllare il  PH ed effettuare un  (eventuale) trattamento d’urto.

Controlavaggio del filtro a sabbia

Il  controlavaggio si effettua ogni qualvolta ci si accorge  dalle bocchette  viene immessa  acqua sporca.

 

Spostando  la valvola selettrice su questa funzione, viene invertito il flusso dell’acqua all’interno del filtro,  permettendo la rimozione delle particelle  eventualmente  bloccate.  Indirizzare l’acqua che fuoriesce verso lo scarico, ad esempio un tombino.

 

Qui di seguito il procedimento corretto per effettuare il  contro lavaggio della pompa filtro a sabbia:

1. Spegnere la pompa
2. Posizionare la valvola selettrice nella posizione ” controlavaggio ”
3. Riaccendere la pompa
4. Verificare che l’acqua fuoriesca dal circuito di filtrazione
5. Aspettare che l’acqua che fuoriesce sia pulita; di solito il  controlavaggio impiega circa 2 – 3 minuti per pulire il filtro
6.  Terminato il  controlavaggio spegnere la pompa
7 . Posizionare la valvola selettrice in posizione ” risciacquo” ed aspettare alcuni secondi che la sabbia si ricompatti all’interno del filtro
8 . Riaccendere la pompa per circa 20 secondi
9. Spegnere la pompa
10. Posizionare la valvola selettrice su ” filtrazione”
11. Chiudere la valvola di scarico e riaccendere la pompa

Nota bene: se la pressione segnalata dal manometro posto sul filtro o sulla valvola selettrice è al disotto di 0,8 atmosfere il filtro non è da pulire.

Trattamento piscina fuori terra inizio stagione

Si consiglia di effettuare l’ apertura  della piscina fuori terra quando l’acqua raggiunge i 20°,  e  controllare  immediatamente  i valori  di  cloro e  pH.  Se  è  necessario effettuare  delle correzioni, fare circolare l’acqua per alcune ore anche a vasca coperta.

 

Nota bene: per evitare il precoce deterioramento dovuto alle condizioni climatiche, raccomandiamo di smontare le nostre piscine fuori terra durante le stagioni fredde.

Trattamento acqua piscina fuori terra fine stagione

Suggeriamo di procedere alla chiusura invernale della piscina fuori terra quando la temperatura dell’acqua  sarà scesa a 18-20°.

 

Se è vostra intenzione lasciare  la piscina montata all’esterno in inverno, è  necessario effettuare, con la pompa in funzione,  un controllo del  pH, una clorazione d’urto e nel frattempo  rimuovere dal fondo i detriti.

 

Trascorse un paio d’ore  aggiungere  la quantità di  svernante  (seguire i dosaggi e le indicazioni sulla confezione di prodotto); per  le  pompe a filtro, rimuovere la cartuccia, mentre per le pompe  a sabbia, posizionare la valvola selettrice su la funzione circolazione.

 

Infine,  controllare il  pH:  se sotto il 7,2 si può procedere a chiudere la piscina, se alto lo si abbassa e si copre la piscina. Dopo alcune ore, spegnere la pompa e scollegare l’impianto.